In seguito all’aggressione letale a un giovane, LoKarno Autogestita si è attivata per contrastare l’emergenza di atteggiamenti xenofobi e razzisti tra la popolazione organizzando in Rotonda una comunitaria Giornata dei Popoli. Nel 20° dell’occupazione dell’ex macello, il Circolo Carlo Vanza propone una riflessione collettiva sullo slancio ideale e costruttivo che ha contraddistinto l’impegno di quel movimento in città e sulla situazione attuale rispetto alla pratica dell’autogestione, dopo lo sgombero del SOA il Molino a Lugano e le varie esperienze di occupazione di questi ultimi anni. Riflessione che appare tanto più necessaria e attuale sia di fronte a un vuoto reale di certe pratiche come possibili alternative all’odierna società della guerra, del razzismo, del controllo e del consumo, sia alle velleità del potere economico e politico di instaurare anche a Locarno (come in Ticino in generale ) un regime di cittadella blindata, videosorvegliata, con una popolazione silente consumatrice e passiva spettatrice delle velleità gentrificatrici dei soliti borsoni del mattone atte specialmente a rimpinguare i rispettivi portafogli. Ci stiamo accorgendo sempre di più che ormai da anni “la nostra forma di attraversare il territorio è sempre più regolata in un controllato ordine disciplinare dove tutto si incastra e niente fuoriesce. Codici a barre e prezzi alle stelle. Luci spente in punto e musica guai a sgarrare.” (Notti Distinte https://molino.noblogs.org/2024/08/18/taz-notti-distinte-a-locarno-comunicato/). A questo proposito ricordiamo la recente festosa e molto partecipata TAZ (Zona Temporaneamente Autonoma) proposta negli spazi di Sant’Eugenio durante il Festival del Film di Locarno e interrottasi a tarda notte con il brusco e maldestro intervento dalla polizia comunale tra manganelli, pugni, calci e spray al pepe.
Nonostante una generale regressione della vita aggregativa collettiva, sia essa nelle strade, nelle piazze o in generale in situazione di esperienze collettive altre (laboratori, feste, abitative, cooperative, ecc.), riteniamo che l’urgenza di tali esperienze sia un bisogno reale che possa anche in qualche modo colmare il profondo disagio sociale e psicologico con cui parte della nostra società è sempre più confrontata. Il Circolo Carlo Vanza vuole quindi rilanciare il confronto su questi temi con un’assemblea seguita da un aperitivo in musica.
Sarà allestita una mostra che documenta l’esperienza di LoKarno Autogestita