Le erbacce sono spesso considerate piante inutili e dannose. In realtà, sono essenziali per la biodiversità e la sostenibilità degli ecosistemi. Allo stesso modo, le persone che sono considerate “erbacce” dalla società sono spesso le più innovative. Ferrari delinea un quadro sociale e politico che associa le erbacce a movimenti e individui che si oppongono alle norme costituite, incoraggiando il riconoscimento della bellezza e del valore della diversità. Un percorso analitico che esplora la globalizzazione delle disuguaglianze, offrendo una visione articolata e ricca di spunti sulla complessità dei fenomeni migratori. Si introduce così il concetto di botanica sociale, un campo di studio interdisciplinare che esplora il legame tra piante e società umana e la connessione tra natura e cultura.