SOLIDARIETÀ
AI FERITI DI SAINT SOLINE
Sabato 25 marzo una grande manifestazione di 30.000 persone ha marciato contro
il progetto di costruzione di mega-bacini idrici a Saint Soline, nella
Deux-Sèvres in Francia. La realizzazione di queste enormi pozze artificiali
servirebbe per stoccare grandi quantitativi d'acqua utile ai grandi
latifondisti dell'agroindustria e ha fin da subito trovato la ferma opposizione
delle comunità locali, di contadini, attivisti ambientali e compagni. Nella
giornata di sabato l'obbiettivo annunciato era quello di riuscire a raggiungere
ed occupare la superficie di uno di questi mega-bacini. Diversi spezzoni
composti da migliaia di persone hanno raggiunto da diversi punti il perimetro
di uno di questi in costruzione e si sono scontrati duramente con la
gendarmerie francese posizionata intorno al perimetro del sito con un imponente
dispiegamento di mezzi in difesa del buco. Durante gli scontri, continuati per
molto tempo, la polizia francese ha fatto un massiccio uso di gas lacrimogeni e
granate che hanno causato circa 200 feriti tra i manifestanti, diverse decine
dei quali gravemente feriti o mutilati.
In particolare un compagno si trova ancora in pericolo di vita. Di seguito
condividiamo un comunicato scritto dai suoi compagni.
"Comunicato su S., un compagno la cui vita è in pericolo dopo la
manifestazione di Sainte-Soline
Sabato 25 marzo a Sainte-Soline, il nostro compagno S. è stato colpito alla
testa da una granata esplosiva durante la manifestazione contro il bacino
idrico. Nonostante il suo stato di assoluta emergenza, la prefettura ha l
consapevolmente impedito ai servizi di l emergenza prima di intervenire, e dopo
di l trasportarlo in un ospedale in cui potesse ricevere le cure adeguate.
Attualmente si trova in terapia intensiva neurochirurgica. La sua prognosi vitale
è ancora riservata. L'esplosione di violenza che i manifestanti hanno subito ha
provocato centinaia di feriti, con diverse lesioni fisiche gravi, come
riportato nei vari bilanci disponibili. I 30.000 manifestanti erano venuti con
l'obiettivo di bloccare la costruzione del mega-bacino idrico di Sainte-Soline:
un progetto di monopolizzazione dell'acqua da parte di una minoranza e a
vantaggio di un modello capitalista che non ha più nulla da difendere se l non
la morte. La violenza del braccio armato dello Stato democratico ne è
l'espressione più evidente. Nella breccia aperta dal movimento contro la
riforma delle pensioni, la polizia mutila e cerca di assassinare per impedire
la rivolta, per difendere la borghesia e il suo mondo. Nulla indebolirà la nostra
determinazione a porre fine al loro dominio. Martedì 28 marzo e nei giorni
successivi, rafforziamo gli scioperi e i blocchi, scendiamo in piazza, per S. e
per tutti i feriti e i rinchiusi dei nostri movimenti.
Viva la rivoluzione.
Dei compagni di S.
PS: Se avete informazioni sulle circostanze del ferimento di S., contattateci
all'indirizzo:s.informations@proton.me