Home / Fondi

Fondi

Monte Verita'

(Bollettino del Circolo Carlo Vanza N. 3 – novembre 2007)
Nella consapevolezza dell’importanza per il movimento anarchico dell’esperienza del Monte Verità di Ascona abbiamo riunito al Circolo anche una piccola documentazione relativa a questa realtà. Ricordiamone brevemente le principali tappe storiche concernenti in particolare l’anarchismo.
Nel 1900, viene fondata la prima cooperativa comunista dalla femminista Ida Hofmann, Henri Oedenkoven e i fratelli Gräser. Nel 1904 si stabilisce ad Ascona il medico anarchico Raphael Friedeberg. Nel suo seguito, giungono sulle sponde del Verbano Kropotkin, Ernst Frick, Fritz Brupbacher, Max Nettlau e soprattutto Erich Mühsam, che vorrebbe realizzare ad Ascona una “repubblica per i senzapatria, i perseguitati e il sottoproletariato”. Tra il 1906 e il 1911 lo psicanalista Otto Gross progetta ad Ascona una “Scuola per la liberazione dell’umanità” e l’instaurazione del comunismo matriarcale.
Dal 1918 giungono sul Monte Verità i dadaisti e, nel 1919, l’anarchica Margarethe Faas-Hardegger, che fonderà poi a Minusio una comunità socialista libertaria sulle basi del programma comunitario di Gustav Landauer. Nel 1924, Fritz Jordi crea la comunità agraria Fontana Martina, che durerà fino al 1938. Nei decenni seguenti, Ascona assurgerà a fama internazionale soprattutto come centro artistico, mentre le esperienze sociali saranno dimenticate finché non verranno recuperate nel 1978 con la grande esposizione “Monte Verità” allestita da Harald Szeemann.
La documentazione presente al Circolo comprende innanzi tutto il catalogo della già menzionata esposizione di Szeemann (AAVV, Monte Verità, Le mammelle della verità, Electa, Milano 1978), in cui figura tra l’altro il contributo di Romano Broggini “Anarchia e libertarismo nel Locarnese dal 1870”. Fondamentale come testimonianza diretta è poi l’opuscolo di Erich Mühsam, Ascona, Monte Verità e Schegge, L’Affranchi Salorino 1989. Purtroppo solo in tedesco è disponibile il volume Ascona Monte Verità di Robert Landmann, sia nella versione originale (Edizioni Schultz Berlino 1931) sia nella riedizione Ullstein (Francoforte/Berlino 1988), arricchita di numerose foto.
Alcuni aspetti specifici dell’esperienza di Ascona sono descritti nel volume Senso della vita e bagni di sole, a cura di Andreas Schwab e Claudia Lafranchi, pubblicato a cura della Fondazione Monte Verità nel 2001. Tra i contributi più interessanti per la storiografia anarchica si può annoverare “Conversazioni con gli anarchici: Max Weber ad Ascona (Sam Whimster) e quelli dedicati a Otto Gross, Margarethe Hardegger e Gusto Gräser.
Nel volumetto Antologia di Cronaca del Monte Verità a cura di Giò Rezzonico si trovano in particolare alcune corrispondenze sul Monte apparse sul Corriere della Sera (1903) e su Gazzetta Ticinese (1904) (Locarno, s.d.).
Interessante come documento d’epoca è la ristampa completa della rivista della comunità Fontana Martina di Ronco (Anabas, Giessen e Edizioni San Pietro, Ascona 1981).
Ancora in tedesco è la storia romanzata ma basata su testimonianze dirette scritta da Curt Riess, Ascona, Europa Verlag Zurigo 1964.
Per il loro legame con il Monte Verità vanno altresì menzionate le due biografie sulla Faas-Hardegger di recente pubblicazione e anch’esse disponibili al Circolo. Di una certa importanza per capire l’estensione del fenomeno delle comunità comuniste-anarchiche fondate nel locarnese tra il 1900 e il 1940 è la mappetta documentaria del Gruppo di lavoro Anarchia del Convegno per il Centenario del Monte Verità con numerosi appunti sul tema.
Infine sono disponibili due articoli e una cronologia di Harald Szeemann sul Monte e qualche materiale spicciolo (Scatola: Monte Verità).
Vorrei aggiungere che questo “fondo” ha un urgente bisogno di essere aggiornato in quanto nel frattempo sono state pubblicate nuove ricerche che permetterebbero a un visitatore del Circolo di avere un quadro abbastanza ampio su quest’esperienza.
Peter
Aggiornamento Monte Verità 2014
Tuttora in attesa di sistemazione, il “fondo” Monte Verità si è arricchito del volumetto di Eberhard Mros, “Phänomen Monte Verità” (Band 5, Teil 2), autoproduzione Ascona 2008. Attualmente il Circolo ha contattato l’autore, residente ad Ascona, per integrare la collezione con i volumetti mancanti. Altra nuova entrata è di Hetty Rogantini de Beauclair, “Dal Monte Verità di Ascona… a Berzona in Onsernone”, Serodine 2004. Hetty Rogantini è figlia di uno degli attori della colonia dei monteveritiani, cioè del pittore olandese Alessandro Guglielmo de Beauclair, il primo segretario di Henri Oedenkoven, che fu una delle anime della colonia asconese del primo novecento.
Un po’ a margine, ma con imprevisti risvolti anarco-individualisti, l’esperienza dell’Elisarion di Minusio è affrontata dal punto di vista artistico da Fabio Ricci in “Ritter, Tod & Eros. Die Kunst Elisar von Kupffers (1872-1942), Böhlau, Köln, Weimar, Wien 2007.
Nel 2013 le Edizioni Casagrande Bellinzona hanno pubblicato “Monte Verità, Ascona e il genio del luogo”, un bel saggio universitario di Kay Noschis.

Bollettino: Bollettino 3

Spagna

(Bollettino del Circolo Carlo Vanza N. 2 – novembre 2006)
Quest’anno, una parte importante delle nuove acquisizioni all’archivio e alla biblioteca del Circolo è costituita da libri, opuscoli e riviste dedicati alla Spagna. Ovviamente, nell’anno del settantesimo della Rivoluzione spagnola, non è un fatto casuale.

Tra i libri si possono menzionare, va da sé, “Cretas, Autogestione nella Spagna repubblicana” di Encarnita e Renato Simoni, ma anche una monografia illustrata sulla battaglia di Teruel, la “Cronaca appassionata della Columna de Hierro” di Abel Paz, “La guerra di Spagna” di Pierre Vilar, la ricca raccolta di documenti in riproduzione anastatica nel volume “Els Documents confiscats/retornats a Catalunya”, le “Crónicas de la guerra de Espãna” di Miguel Hernández (un poeta miliziano di orientamento comunista), la raccolta delle due testimonianze autobiografiche (in francese) di Albert Minnig e Edi Gmür, miliziani volontari svizzeri (il Diario di Minnig era già stato peraltro pubblicato in italiano dalle Edizioni la Baronata), l’interessante “Urbanismo y ecologia en Cataluña” che si pone la questione “fue burgues el urbanismo anarquista?” nonché, di Massimo Ilari, “La giustizia di Franco”. Il volume di Abel Paz “Le 30 ore di Barcellona – Immagini della rivoluzione” è corredato dalla riproduzione degli acquarelli di José Luis Rey Vila (pseudonimo SIM) pubblicati nel 1936 a Barcellona, e da una cartina di Barcellona con i principali luoghi della rivoluzione (questo bel libro è anche in vendita).
Al tema specifico della lotta delle donne anarchiche nella Rivoluzione spagnola è invece dedicato “Mujeres libres” di Martha A. Ackelsberg. Sul più recente movimento dei centri sociali e squat in Spagna abbiamo acquisito il volume “Okupación, represión y movimientos sociales” (atti di un convegno del 1998) e di Miguel Martínez López: “Okupaciones de viviendas y de centros sociales” del 2002, mentre gli atti del convegno “Colectividads y okupación rural” sono dedicati al movimento d’occupazione di aree agricole abbandonate. In questo contesto appare interessante anche la ricerca di Martínez e Masiá su un centro sociale libertario (il Germinal di Coruña) aperto dal 1902 al 1936.
Infine, due recenti pubblicazioni sono dedicate al MIL (Movimento Ibérico de Liberación), attivo nella lotta antifranchista durante la prima metà degli anni settanta. Si tratta di “EL MIL: una historia política” di Cordovilla e di “Histoire désordonnée du MIL” di André Cortade (nome che in realtà esprime un collettivo di libertari legati alle vicende del MIL). Grazie all’interessamento di alcuni compagni, dalle cantine del CIRA di Losanna sono state tradotte al Circolo diverse annate di Solidaridad Obrera e di CNT dal 1945 al 1950 più molti numeri sparsi in fase di sistemazione. Tra i giornali datati, vi sono anche alcuni numeri di Guerra di Classe, il giornale di Berneri in Spagna, e di Espagne Nouvelle. Interessanti sono alcuni numeri isolati di riviste dell’immediato postfranchismo, quando la CNT e le organizzazioni libertarie sono letteralmente rifiorite in tutto il Paese. Oltre a riviste del movimento, si tratta di vari bollettini dei sindacati di categoria della CNT.
Molto belle anche alcune riproduzioni di manifesti della CNT d’epoca portati al Circolo da un compagno dalla Spagna.
Scostandoci dalla Spagna, ma sempre in tema di giornali, provengono dal CIRA una ricca collezione di vecchi numeri de “Il Risveglio” dal 1917-21, dal 1930 al 1940 e successivi al 1947 (che integra quanto già lasciato al Circolo da Romano Broggini), diverse annate dei Cahiers de l’humanisme libertaire, la rivista diretta da Gaston Leval, del giornale messicano Tierra y Libertad, di Umanità Nova (dal 1947 al 1955 e numeri sparsi), delle pubblicazioni cubane Ahora! e Guangara Libertaria e altro ancora da sistemare. Tra le particolarità, la rivista El Sol, pubblicata dal 1954 a Alajuela, Costa Rica. Si tratta di una rivista medica della Asociación Medica Alajuese, che presenta la singolarità di dedicare uno spazio davvero ampio, accanto a articoli sull’appendicite e il raffreddore, a contributi libertari (Relgis, Hem Day, Han Ryner; contributi su Tolstoj, L. Michel, U. Fedeli, R. Rocker; titoli come “Todos los estados son totalitarios” “El anarquismo” “Hay que combatir el clericalismo” “La CNT”, “Anarquismo y Libertad”). Questa stranezza dipende probabilmente dal fatto che il giornale era diretto da un militante della Rivoluzione spagnola, José Néstor Mourelo. Ma le notizie al riguardo sono scarse.

Aggiornamento Spagna 2014
La letteratura sulla Spagna disponibile al Circolo è davvero copiosa e in costante crescita, talché per un’informazione dettagliata sulle disponibilità conviene accedere al sito (www.anarca-bolo.ch/vanza) ed effettuare una ricerca in argomento con lemma Spagna. Mi limito pertanto a segnalare le nuove acquisizioni catalogate nel frattempo, tanto più che due titoli sono di pubblicazione “nostrana”. Tra questi, ultimo in ordine di tempo è “Miliziano e operaio agricolo in una collettività in Spagna” di Nils Lätt (a cura di Renato Simoni), La Baronata Lugano 2012. «L’esperienza di Nils Lätt nella Spagna del 1937 si articolò in tre momenti, altrettanto importanti; la partecipazione alla guerra nella più nota colonna libertaria sul fronte di Aragona, il ricovero in ospedale, che gli permise di vivere da vicino i tragici eventi del maggio 1937 in Catalogna e, ciò che risulta abbastanza eccezionale nell’esperienza dei combattenti, il soggiorno prolungato in una collettività agricola. Il marinaio anarchico Lätt, con questa attenta testimonianza scritta ancora a caldo, ci offre una lettura appassionata a appassionante degli eventi, di una straordinaria ricchezza di dati, che trovano ampio riscontro nella storiografia più aggiornata.» Rientra sempre nella categorie delle esperienze vissute anche il precedente “Amori e Rivoluzione. Ricordi di un miliziano in Spagna (1936-1939)” di Antoine Gimenez con una introduzione di Gianpiero Bottinelli, La Baronata Lugano 2007. La testimonianza di Antoine Gimenez, miliziano/guerrigliero dall’agosto 1936 del Gruppo Internazionale della Colonna Durruti, non affronta solo tematiche sulla guerra e la rivoluzione, ma anche gli affetti, gli amori, l’erotismo dei miliziani e delle miliziane. L’autore, nato come Bruno Salvadori nel 1910 a Chianni (Pisa), diventa Antoine Gimenez dall’estate ’36, riuscendo a mantenere la “falsa” identità fino alla sua morte (Marsiglia 1982). Al Circolo è altresì disponibile l’edizione originale francese dell’opera. Oltre a questi volumi (e volumetti), nella sua parte generale la sezione “Spagna” si è arricchita in particolare dell’agile “Anarchia e potere nella guerra civile spagnola (1936-1939)”, Elèuthera Milano 2009 di Claudio Venza, docente di storia della Spagna contemporanea presso l’Università di Trieste. Di (relativamente) recente pubblicazione è anche “Spagna 1936, Appunti sulla rivoluzione sociale”, Prospettiva, Roma 2009. Per quanto concerne gli aspetti più particolari e le monografie, segnalo: Bernard Thomas, “Lucio Urtubia, L’anarchico irriducibile”. Ed. Bepress Lecce 2012. Lucio Urtubia, considerato un Robin Hood moderno, contrabbandiere, disertore, militante anarchico, rapinatore e falsario riuscì a mettere in scacco la banca più potente del pianeta: la First National CityBank. Nella sua vita di muratore conobbe il Che, Breton e Camus. Al contributo delle donne alla rivoluzione è dedicato il “Femmes d’espagne en lutte” di Sara Berenguer, ACL Lione 2011. Un altro, nuovo titolo tratta l’argomento “MIL” (Movimiento Iberico de Liberaciòn) attivo all’inizio degli anni Settanta: Jean Claude Duhourcq; Antoine Madrigal, Mouvement Ibérique de Libération. Mémoires de rebelles. Cras Toulouse 2007. Momenti precedenti di opposizione antifranchista sono documentati in AAVV, “il Maquis in Catalogna”, Circolo Culturale Anarchico G. Fiaschi, Carrara 2011. L’(attuale) carcerazione speciale in Spagna (moduli FIES) è denunciata per esempio in “F.I.E.S. in lotta”, s.i. (Op1668). Monografici sono ancora “Il colonnello anarchico. Emilio Canzi e la guerra civile spagnola”, Scritture, Piacenza 2005 e Jean Sans Sicart, “Commissaire de choc. L’engagement d’un jeune militant anarchiste dans la guerre civile espagnole.” ACL, Lione 2007. Fondamentali, ovviamente, tutte le opere di Abel Paz (Diego Camacho) acquisite oltre a quelle già disponibili, vale a dire in particolare due autobiografie in tedesco: “Feigenkakteen und Skorpione. Eine Biographie “(1921-1936), AV, Lich 2007 [disponibile anche in Spagnolo: Chumberas y alacranes, come pure i successivi “Entre la niebla” e “Al pie del muro”] e “Anarchist mit Don Quichottes Idealen” (1936-1939), AV, Lich, 2008, “Durruti in the spanish revolution”, AK, Oakland/Edinburgh, 2007 e “Durruti e la rivoluzione spagnola”, BFS,ZIC,La Fiaccola, Pisa, Milano, Ragusa 2010 (disponibile al Circolo anche in vendita). Infine, aggiungiamo ancora Agustin Guillamon, “i Comitati di difesa della CNT a Barcellona, 1933-1938”, All’insegna del gatto rosso, Milano 2013, Juan Gomez Casas, “Historia del anarcosindacalismo español. Epilogo hasta nuestros dias”. La Malatesta Editorial, Madrid 2006 e Thalmann, Pavel & Clara, “Combats pour la liberté”, Spartacus, Paris 1983. Quest’ultima testimonianza è stata recentemente acclarata dai documenti analizzati in Boris Volodarsky “El caso Orlov”, Editorial Critica, Barcelona 2013, non ancora disponibile al Circolo.
Peter

Per un aggiornamento, vedasi: Aggiornamento Spagna 2016

Bollettino: Bollettino 2